Roberto Cavalli Donna autunno inverno 2023: la femminilità nel selvaggio West, il video e tutti i look
Sulle passerelle di Milano Moda Donna sfila la collezione Roberto Cavalli Donna autunno inverno 2023 2024. Questa stagione, Fausto Puglisi porta la donna in un viaggio molto Cavalli, nel Southwest americano, mantenendone lo spirito libero, il modo sensuale di godere della decorazione, mentre insegue Millicent Rogers e Georgia O’Keeffe come muse del momento, e non solo.
Roberto Cavalli Donna autunno inverno 2023: il video del fashion show
Che coppia improbabile: una esuberante fino all’eccentricità, l’altra severa e asciutta. Questo è il tipo di contrasto che Fausto ama. Queste donne dalle personalità molto diverse, tuttavia, hanno più somiglianze di quanto ci si aspetterebbe: entrambe sono finite a vivere in un ranch nel New Mexico, ed entrambe hanno usato l’abito come continuazione e parte integrante del loro modo di essere ed esprimersi.
La donna Cavalli fa lo stesso. Portata nella luce del sole abbagliante e nella vita tra gli elementi nel West, diventa forse più selvaggia. Usa pietre turchesi in abbondanza, anche solo come bottoni sui blazer, e predilige la faux fur come copertura. È una materia più vera della pelliccia vera, ma completamente artificiale. La donna Cavalli, del resto, è selvaggia, non crudele.
La tavolozza calda e terrosa di ruggine, marroni, blu denim e neri accentati con una punta di rosa ritma il racconto. Il focus è su una silhouette allungata che sfiora il corpo e danza intorno ad esso per aprirsi in fondo, e sulle texture che portano l’attenzione di Cavalli per la materialità verso nuove vette.
Stampe, devorè, patchwork si mescolano in modi che animano le superfici e le fanno danzare; il denim è vero, realizzato in devorè, stampato su seta. Motivi animalier diventano tour psichedeliche attorno a intrecci e lavorazioni artigianali. Le camicie sono fluide, i pantaloni svasati, il tailoring è lungo e asciutto, con pantaloni a zampa.
Kimono e abiti liquidi hanno la tipica fluidità Cavalli, che prosegue nei capi maschili. I giubbotti di denim sono ingranditi, mentre il pizzo è tagliato in abiti e top che abbracciano la figura. È l’idea di offrire capi che donne e uomini possano scegliere e mescolare come preferiscono. Da qualche parte, in fondo, c’è uno spirito borghese, ma è stato come abraso e sporcato. In definitiva, sono abiti come possibilità. Selvaggia o addomesticata, è l’interpretazione individuale che conta.