La collezione autunno inverno 2024 2025 di Romeo Gigli, sotto la guida di Alessandro De Benedetti, racconta di un’eleganza ascetica e ultra-sartoriale. Con richiami storici e un’estetica preraffaellita, Sanctuary celebra la fusione tra passato e presente, offrendo capi ispirati alle cappe vescovili del ‘700 e ai dipinti sensuali di Lucian Freud.

Romeo Gigli autunno inverno 2024: “Sanctuary”, il video

La collezione autunno-inverno 2024 2025 di Romeo Gigli, sotto la direzione creativa di Alessandro De Benedetti, rappresenta un raffinato equilibrio tra sartorialità demi-couture e suggestioni storiche. Con il titolo evocativo di Sanctuary, la collezione invita a esplorare un mondo dove l’eleganza ascetica si fonde con un approccio ultra-sartoriale, creando capi che evocano un’aura eterea e atemporale. Il brand si rivolge a una donna che ama esprimersi attraverso una moda sofisticata e carica di significato, in cui la storia e il misticismo si intrecciano con un’estetica preraffaellita.

La nuova collezione si distingue per l’ispirazione tratta da epoche passate, in particolare dal Settecento. Le cappe vescovili di quell’epoca vengono reinterpretate con un tocco contemporaneo, dando vita a silhouette ampie e avvolgenti che richiamano un’idea di protezione e autorità. De Benedetti inserisce inoltre nella collezione un omaggio alle donne ritratte dal pittore britannico Lucian Freud, notoriamente sensuali e cariche di un fascino malinconico, combinando con maestria la sensualità alla spiritualità.

L’elemento sartoriale è uno dei pilastri della collezione. Il gessato, che richiama gli abiti maschili del primo Novecento, viene reimmaginato con un effetto chevron ad incastro, aggiungendo un tocco di modernità a un classico della moda. La meticolosa lavorazione dei tessuti esalta la maestria sartoriale di Romeo Gigli, che ancora una volta celebra la bellezza del taglio e della struttura.

La scelta dei tessuti è altrettanto curata e significativa. La seta pura viene trattata per creare una tripla organza enzimata, che dona ai capi una leggerezza e una trasparenza sofisticata, perfetta per evocare quell’atmosfera mistica e delicata che attraversa tutta la collezione. I rossi porpora, ispirati alle tonalità intense dei dipinti di Antonio Canova, conferiscono ai capi un’impronta forte e vibrante, quasi come se il colore del sangue stesso fosse stato trasposto sulla stoffa.

I capi si sviluppano in una gamma cromatica intensa e drammatica, dove il rosso, il nero e il grigio sono dominanti, ma sempre bilanciati da tocchi di luce e trasparenze. È una collezione che sa giocare con i contrasti, combinando austerità e lusso, sensualità e rigore.

Con Sanctuary, De Benedetti non solo celebra l’eleganza ascetica, ma invita la donna contemporanea a riflettere sulla dualità tra il passato e il presente. Ogni capo sembra suggerire una connessione profonda con la storia, ma allo stesso tempo si proietta nel futuro, con un messaggio di autenticità e consapevolezza. L’idea di “santuario” richiama uno spazio protetto, intimo, dove la moda diventa una forma di riflessione e introspezione. Qui, l’abito non è solo una manifestazione esteriore di bellezza, ma un veicolo per esplorare la propria identità e trovare una sorta di pace interiore.

« di 67 »

credit image by Press Office – photo by Romeo Gigli