Ruinart Art Basel Miami 2022: l’artista Jeppe Hein firma la Ruinart Beach Art Lounge
Ruinart Art Basel Miami 2022 – La Maison ha presentato Ruinart Beach Art Lounge all’Art Basel Miami Beach, un’installazione artistica interattiva progettata in collaborazione con l’artista danese Jeppe Hein, che richiama i quattro elementi essenziali per il processo di produzione dello Champagne Ruinart.
Gli ospiti sono invitati ad abbracciare momenti di calma e di essere Right Here, Right Now attraverso una serie di bagni sonori meditativi e esperienze artistiche interattive ospitate da Jeppe Hein. Ispirate all’ambiente, la spiaggia di Miami, le meditazioni guidate “Respira con me e le onde” incoraggiano i partecipanti a dipingere il proprio respiro con pennellate ondulate per connetterci a noi stessi e al mondo.
L’esperienza guidata fornisce ai visitatori un nuovo modo di sperimentare l’arte incoraggiandoli a fermarsi e vivere il momento, ricaricandosi contemporaneamente dalle infinite stimolazioni vissute durante Art Basel Miami Beach.
“Volevo dare al pubblico un’esperienza illuminante utilizzando strumenti artistici: per farli vedere, sentire, gustare e ascoltare l’essenza di Ruinart e delle loro vite” ha commentato Jeppe Hein.
Jeppe Hein aveva già ideato un’installazione artistica per Ruinart, che raccontava il suo viaggio sensoriale avvenuto nella Maison e presentato a Frieze London 2022. Per reinterpretare questo viaggio nella natura e introdurlo nella vita di tutti i giorni, Jeppe Hein aveva utilizzato “frammenti di materia ed emozioni” che risvegliavano i sensi e rafforzavano la connessione tra l’io e il mondo intero. Right Here, Right Now era un’installazione interattiva che racchiudeva i quattro elementi essenziali per la creazione dello Champagne: terra/terreno, acqua/pioggia, aria/vento e fuoco/sole.
Jeppe Hein si distingue per elementi sorprendenti e accattivanti che mettono gli spettatori al centro degli eventi. Nato nel 1974, l’artista danese vive e lavora a Berlino, ed è un arguto erede dell’arte concettuale del Minimalismo degli anni ‘70. Si è creato la sua reputazione con installazioni la cui apparente semplicità cambia il rapporto dei visitatori con lo spazio incoraggiando il dialogo.
L’elemento partecipativo è centrale nelle sue opere, proprio come il suo interesse per i cinque sensi, e i quattro elementi che si ritrovano nelle sue installazioni.