Spectrum Milano via De Amicis: il nuovo concept store che ospita installazioni artistiche e culturali
Spectrum apre un nuovo store a Milano in via De Amicis 23. Uno spazio di 300 mq sviluppato intorno al concetto di modularità essenziale. Progettato dallo studio Storage Milano, va ad affiancare lo Spectrum store di via Casati 29, aperto nel 2009. I volumi sono formati da tre materiali: il cemento dello spazio, l’acciaio dei monoliti e la luce, concepita come un semi-materiale che rappresenta la mission di Spectrum, ovvero svelare attività culturali non visibili.
Il punto focale del nuovo store di Spectrum è la front area, uno spazio modulare che può essere configurato per diverse attività, circondato da videowall angolari che svolgono la funzione di una piattaforma dinamica disponibile per un ampio spettro di rotazioni audiovisive e takeover immersivi, che ridefinisce il concetto di retail dedicando lo spazio centrale dello store – vetrina compresa – a iniziative culturali rilevanti e offrendo un nuovo riferimento per le attività di Spectrum.
Spectrum è un retail nato dal mix di idee e forme d’arte sviluppate nell’underground paneuropeo di fine anni ‘90. È uno store ma anche uno spazio – fisico e digitale – pensato per ospitare installazioni artistiche e iniziative culturali.
Facendo uso dell’esperienza e del network sviluppati durante oltre 25 anni di partecipazione alla scena underground, Spectrum si muove tra gli spettri visibili e invisibili dell’ambito culturale a cui appartiene per portare alla luce le deviant vision invisibili al mainstream.
I fondatori si sono incontrati a Milano alla fine degli anni ‘90, all’interno di una scena in cui graffiti, skateboard, hip hop, rave, self-publishing, hacking, coding e altre esperienze di avventurismo tecnologico hanno sviluppato un humus unico per forme radicalmente nuove di pensiero e di appartenenza. In controtendenza rispetto al periodo storico, nei primi 2000 i fondatori di Spectrum hanno dato vita a un progetto che negli anni è diventato un punto di riferimento per lo streetwear e i graffiti tools.
Oggi, grazie a queste radici, il retail rimane indipendente al 100%, guidato da un approccio al business altamente disciplinato e DIY, motivato dal desiderio di creare opportunità e strumenti culturali per la propria community.