The Killer: il ritorno di Michael Fassbender nel nuovo film di David Fincher, la recensione
The Killer con Michael Fassbender è un thriller affilato che ruota attorno a un assassino che scopre i suoi limiti, ed è la dodicesima opera del regista David Fincher. Michael Fassbender interpreta l’assassino senza nome, la cui vita attentamente costruita viene sconvolta dopo che un omicidio va storto. Nonostante il suo mantra personale di rimanere distaccato e metodico, si ritrova a dare la caccia a coloro che osano minacciarlo.
Il film, presentato in concorso al Festival del Cinema di Venezia 2023, riunisce David Fincher con lo sceneggiatore Andrew Kevin Walker, con il quale ha creato l’iconico thriller Se7en (1995). Gli altri collaboratori sono il direttore della fotografia Erik Messerschmidt e il designer di produzione Don Burt, vincitori dell’Oscar per Mank (2020) di Fincher. Il cast comprende anche Tilda Swinton e Arliss Howard, insieme a Charles Parnell, Kerry O’Malley e Sala Baker.
The Killer con Michael Fassbender: il teaser trailer
A differenza dell’immagine glamour e insondabile alla 007, The Killer, interpretato da Michael Fassbender, ci rende partecipi dei suoi pensieri interni, così come della sua realtà pratica e piatta. Nel film non ci sono locali notturni cool o abiti su misura: quest’uomo fa acquisti negli aeroporti, soggiorna in catene di alberghi e fa tutto il possibile per mimetizzarsi.
“Volevo che fosse una persona che non si sarebbe notata per strada”, racconta Michael Fassbender del suo antieroe dallo sguardo freddo. “Non è una persona spaventosa che si può identificare solo guardandola, ma una volta che entri nella sua testa…”.
Adattato dall’acclamata novella graphic novel scritta da “Matz” (Alexis Nolent), The Killer esplora i confini della vendetta. Il pubblico qui condivide il punto di vista del protagonista, ascoltando le sue massime personali mentre tenta di riordinare la sua vita.
“Attieniti al tuo piano. Anticipare, non improvvisare. Non fidarti di nessuno. Non cedere mai un vantaggio. Combatti solo la battaglia per cui sei pagato…”.
Ma mentre The Killer viaggia di obiettivo in obiettivo, dalla Francia alla Repubblica Dominicana all’America, scopriamo che la vita – e la morte – non sempre seguono le regole.
La recensione
La differenza tra pensiero e realtà è il fulcro del film. La discrepanza tra ciò che si legge e ciò che si vede. Si vede come l’assassino agisce, ma si è dentro la sua testa. Quello che fa e quello che pensa non coincidono. Vedere la vita attraverso gli occhi – e il raggio d’azione – di un assassino mette il pubblico in una posizione interessante, in quanto potrebbe inevitabilmente trovarsi a fare il tifo per qualcuno il cui comportamento è, per usare un eufemismo, discutibile.
The Killer vive e muore grazie a Michael Fassbender. Il ruolo richiedeva infatti qualcuno che potesse mantenere l’attenzione del pubblico in ogni scena, così come eseguire senza sforzo azioni complesse ed estenuanti, dall’assemblaggio di un fucile a brutali combattimenti.M ail film non è solo sulla “vendetta”, affronta anche il tema dell’inganno e, cosa forse più importante, delle bugie che raccontiamo a noi stessi.
E sembra lanciare un mantra: “Non credete a ciò che le persone dicono, e nemmeno a ciò che pensano: osservate ciò che fanno.”
The Killer poi rompe tutti gli stereotipi sugli assassini cool che siano abituati a vedere sullo schermo, come racconta Fischer: “Qualcuno seguito da una Kia Sorrento è molto meno ovvio di qualcuno seguito da una Aston Martin DB11″… Il personaggio interpretato da Michael Fassbender non ha vestiti cool su misura, auto o gadget forniti da un’organizzazione segreta all’avanguardia. Al contrario, fa acquisti online e nei minimarket.
The Killer Michael Fassbender sfida le convenzioni sul genere ed offre uno sguardo approfondito e inquietante nella mente di un assassino. Ora non ci resta che attendere, il film uscirà su Netflix il prossimo 10 Novembre.
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