Vivienne Westwood autunno inverno 2020: la sartorialità inglese e la mostra a sostegno di Julian Assange
La collezione Vivienne Westwood autunno inverno 2020 2021 è divisa in diverse storie stilistiche e capsule che mixano la sartorialità inglese, drammatiche grafiche disegnate a mano, con modelli presi dall’archivio e ridisegnati per bilanciare il classico con il moderno.
Vivienne Westwood autunno inverno 2020: British Heritage
La collezione è realizzata con l’obiettivo di creare abiti che durino e che siano senza tempo e senza stagione. Protagonista della collezione è l’immancabile e sostenibile Harris Tweed in una nuova variante check sui toni del marrone arricchita da flash viola sugli abiti sartoriali e abbinato ai tessuti Herringbone e Wool Basket per capispalla realizzati in 100% lana di pecora non tinta.
Il basso impatto ambientale e la garanzia di materiali naturali fanno dei tessuti Harris Tweed prodotti ecologicamente sostenibili realizzati a mano senza l’aiuto di macchinari alimentati ad elettricità. La lana Harris Tweed è mulesing free. Il Mulesing è una pratica chirurgica utilizzata negli allevamenti ovini che consiste nell’asportazione di una parte di pelle della zona perianale nel tentativo di evitare infezioni dovute alle larve di certe mosche.
La collezione è realizzata anche in Eco Wool Melton è una lana certificata da Responsible Wool Stardard. Questa certificazione assicura che le pecore siano trattate come stabilito dal Five Freedoms of Animal Welfare, cinque regole fondamentali stabilite dal Governo Britannico per il trattamento degli animali che vivono sotto il controllo umano. Garantisce le migliori pratiche di trattamento e di protezione della terra dove sono allevati gli animali. Durante il processo di produzione, questo certificato garantisce la provenienza della lana da
fattorie certificate e facilmente identificabili.
Questa lana è mulesing-free ed nel suo colore naturale. Il filato non è stato tinto e non sono stati utilizzati prodotti chimici. Anche il cotone utilizzato è rigorosamente organico. La collezione è realizzata anche con viscosa Forest Positive, certificata da FSC (Forest Stewardship Council). L’obiettivo del FSC è la tracciabilità all’interno della catena di fornitura tessile. I tessuti di origine vegetale come la viscosa possono essere considerati ecologici se provenienti da foreste controllate. FSC collabora con Canopy per assicurare la gestione sostenibile delle foreste e dei lavoratori coinvolti in tutti il mondo.
Inoltre i materiali che compongono la collezione sono la canapa e il lino, prodotti naturali che non richiedono irrigazione durante la coltivazione e nessun trattamento chimico. Tutte le parti della pianta vengono utilizzate senza sprechi. I tessuti in lino sono 100% biodegradabili e riciclabili.
Non manca il Lyocell, un tessuto che si ottiene dall’eucalipto. La produzione di tessuti dalla polpa del legno è più efficiente rispetto a quella che si ottiene dalle piante di cotone. La crescita e la coltivazione degli alberi di eucalipto richiede meno pesticidi ed irrigazione. La componente di lana di questo tessuto è mulesing-free.
Il denim è riciclato. Il filato di cotone utilizzato per questo tessuto deriva dagli scarti di produzione del fornitore. Dopo il processo di tintura indaco, c’è sempre dell’inevitabile spreco che viene rigenerato e trasformato in nuovo filato. Grazie a questo filato di cotone rigenerato abbiamo risparmiato il 65% di acqua. Il tessuto finito attraverso un nuovo processo che risparmia l’85% di acqua e il 32% di emissioni di CO2 per metro di tessuto. Questo denim riciclato è 100% riciclabile.
Commedia dell’arte
Il teatro di strada ed il carnevale da sempre sono di grande ispirazione per Vivienne Westwood da qui sono nate le sue grafiche dipinte a mano come i maxi pois, le righe, le fiamme e l’animalier che giocando con le dimensioni e texture dei tessuti danno un’identità unica ad ogni capo.
Sostenibilità: con l’idea di sostenibilità al centro della collezione, la parola chiave nello sviluppo è stata riduzione. Lo si evince anche dalla scelta degli Urea Bottons, bottoni in urea, che sono stati prodotti utilizzando una quantità minima di acqua e solo durante il processo di mescolatura degli ingredienti di cui è composto. Non ci sono quindi sprechi di acqua e tinture. La composizione dei bottoni è 30% di origine alimentare, come fecola di patate, 20% polvere di corno dagli scarti di produzione di bottoni, e 50% polvere di urea, utilizzata specialmente come fertilizzante nella floricoltura.
Qualità contro Quantità: riduzione al minimo degli scarti produzione attraverso innovative tecniche di taglio, scelta di tessuti sostenibili e innovativi e bottoni riciclati riducono la collezione al minimo.
Durante la presentazione alla Serpentine Gallery di Londra, gli ospiti hanno potuto visitare la mostra True Punk di Vivienne Westwood, il cui obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica all’imminente processo contro Julian Assange.